Per cruralgia s'intende un dolore lungo la faccia anteriore o antero-interna della coscia, che segue il decorso del nervo crurale; spesso è associata a mal di schiena, in quella che viene definita lombocruralgia; in questo caso il dolore, originando dalla schiena (colonna lombare), si irradia verso l'inguine e la faccia anteriore della coscia, talvolta fino al ginocchio.
Meno frequente della lombosciatalgia, in alcuni casi può comparire contemporaneamente ad essa.
La causa più comune è l'ernia o la protrusione del disco intervertebrale, che causa irritazione o compressione della radice del nervo crurale (conflitto disco-radicolare), ma vanno comunque escluse altre possibili cause. Compito dello specialista è quello di sottoporre il paziente ad accertamenti mirati che portino al più presto ad una precisa diagnosi. Le altre possibili cause di lombocruralgia possono essere di pertinenza urologica o ginecologica, ma vanno escluse anche alcune patologie sistemiche (cioè che riguardano l'intero organismo), come il diabete, l'artrosi, l'iperparatiroidismo, l'ipertiroidismo, il mieloma multiplo, una grave osteoporosi o patologie neoplastiche.
Il dolore compare generalmente dopo uno sforzo o dopo episodi di lombalgia; può iniziare in maniera violenta o progressiva.
Nelle forme ribelli alla terapia, o non ben curate, nelle fasi più avanzate al dolore possono associarsi dapprima alterazioni della sensibilità (formicolii, riduzione della sensibilità lungo la faccia antero-interna della coscia), quindi riduzione del riflesso rotuleo, infine progressiva riduzione del tono e della forza muscolare del muscolo quadricipite (con progressiva difficoltà a salire le scale).
Qualche tempo fa si credeva che l'unico rimedio efficace fosse il riposo a letto. Oggi si tende a ridurre lo stare a letto al minimo indispensabile e a curare la patologia inizialmente con farmaci antiinfiammatori, decontratturanti e analgesici e con la fisioterapia (correnti antalgiche, ultrasuoni, calore). Naturalmente verrà trattata la colonna lombare (l'origine del problema), e non la coscia.La terapia fisica più efficace e più rapida è allo stato attuale la FREMS costituita da una stimolazione elettrica biocompatibile e somministrata attraverso la cute. Tra i maggiori effetti benefici che la FREMS produce, si evidenziano la riduzione del dolore, l'attivazione della microcircolazione periferica e la riduzione delle infiammazioni.
Molto efficace è la cura con l' Ossigeno-Ozono Terapia, da effettuarsi anche in fase acuta, mentre una volta superato il dolore iniziale è possibile associare anche la rieducazione motoria. L'Ossigeno- Ozono Terapia ha il vantaggio di raggiungere in profondità le strutture infiammate (essendo un gas) e di esercitare su di esse una potente azione antiinfiammatoria. Nel caso dell' ernia discale, poi, l' azione del gas è addirittura risolutiva nel 70-80 % dei casi, perché spesso provoca la riduzione o la scomparsa dell'ernia o della protrusione.
Nei casi resistenti alle terapie fisiatriche e farmacologiche si accede a trattamenti più mirati antalgici-antinfiammatori mediante infiltrazione di anestetico più cortisone in prossimità della radice del nervo irritato (blocco intra- sacrale selettivo).
Tale trattamento è di solito molto efficace perché direttamente mirato sulla struttura irritata e con il vantaggio della somministrazione di una ridotta dose di farmaco rispetto alle terapie farmacologiche sistemiche, spesso prolungate e non prive di effetti collaterali.
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